Parigi 2024, Vermeylen accusa: “Dopo aver nuotato nella Senna temo per la mia salute”

Le Olimpiadi sono anche un evento politico, in cui viene messa in gioco la credibilità di un paese intero, e nello specifico, di una città. E se Parigi è la capitale per antonomasia, va da sé che quello che accade nella Ville Lumiere è la cartina di tornasole della Francia intera.

Parigi 2024, la scommessa della Senna Il miracolo della Senna Vermeylen non le manda a dire Vermeylen accusa la Francia

Parigi 2024, la scommessa della Senna

L’amministrazione comunale parigina guidata da Anna Hidalgo ha scommesso tanto sulla bonifica della Senna, teatro della cerimonia inaugurale dei Giochi nonché delle gare di nuoto di fondo. Una spesa da molti definita folle, di circa 1,5 miliardi di euro, per trasformare acque putride e inquinate in un bacino dove sia possibile farsi una nuotata. Magari giusto per qualche giorno, ma tant’è: la vetrina va lustrata a dovere. La vera chiave di volta dell’operazione di bonifica, oltre al miglioramento degli impianti di depurazione, è stata la costruzione di un enorme impianto di stoccaggio chiamato “Cattedrale sommersa” nei pressi della stazione della metropolitana di Austerlitz. In grado di contenere una quantità di acqua sporca pari a 20 piscine olimpioniche.

Il miracolo della Senna

La pioggia battente che si è abbattuta nei giorni scorsi ha riacceso l’allarme, come sottolineato dallo stesso Gregorio Paltrinieri, le cui parole sono state confortate dalle analisi che hanno dimostrato valori oltre la norma di escherichia coli e di batteri enterococchi, tutti portatori di virus legati alle acque reflue degli scarichi. Poi, un altro miracolo: perché nel giro di due giorni, almeno stando a quanto riportato dalle autorità francesi, la Senna sarebbe tornata balneabile. E di conseguenza, via alle gare. E la triatleta belga Jolien Vermeylen ha centrato perfettamente il punto della questione dopo aver nuotato nel fiume: “Se la gara non si fosse svolta, sarebbe stata una vergogna per tutta la Francia“.

Vermeylen non le manda a dire

“Ho bevuto molta acqua e non ha certo il sapore della Coca Cola o della Sprite – sono le parole dell’atleta riportate da Fanpage.it – spero di non ammalarmi”. Vermeylen ha detto di aver “annusato e visto cose a cui non voglio pensare”, ha espresso timori per la propria incolumità, accusando gli organizzatori di non aver tenuto conto dei gravi pericoli per la salute pur di non cancellare la gara. “Era oggi o mai più – ha aggiunto -. Adesso bisogna solo sperare di non stare male”.

Vermeylen accusa la Francia

Insomma, la domanda è lecita: com’è possibile che opere da 1,5 miliardi siano state vanificate da due giorni di pioggia, e tre giorni dopo il fiume sia tornato balneabile? “Invece è avvenuto il prodigio – ha concluso Vermeylen – nel giorno della gara l’acqua era diventata miracolosamente buona. La realtà è che la Senna è sporca da cento anni. E per questo non possono raccontarci che la sicurezza degli atleti è una priorità. Sono ca**ate!”.