Caso Horner, la Red Bull chiude la vicenda: appello respinto e processo concluso. La nota ufficiale

La Red Bull pone la parola fine sulla spinosa vicenda che da negli ultimi mesi ha visto il team manager, Chris Horner, chiamato a rispondere alle accuse di una dipendente che gli imputava comportamenti inappropriati. Una vicenda scabrosa, che oggi la scuderia austriaca ha archiviato annunciando di aver concluso il processo interno respingendo l’appello. Sospiro di sollievo, dunque, per Horner.

Caso Horner, la vicenda che ha scosso la Red Bull La conclusione dell’Horner Gate L’annuncio della Red Bull

Caso Horner, la vicenda che ha scosso la Red Bull

Ancora prima che la stagione in corso prendesse il via, il Circus della Formula 1 e, in particolare la Red Bull, è stato investito dalla scandalo che ha coinvolto il team manager della scuderia campione del mondo, Chris Horner, accusato di condotta inappropriata e molestie sessuali da una dipendente. Accuse che hanno portato all’apertura di un’indagine, condotta internamente alla RB da un avvocato indipendente.

La conclusione dell’Horner Gate

Dopo essersi trascinata per mesi, la vicenda, che ha portato all’allontanamento della donna dalla scuderia, ha conosciuto oggi il suo epilogo. A renderlo noto la stessa Red Bull, che ha affidato a una nota ufficiale quello che dovrebbe essere l’aggiornamento definitivo al cosiddetto Horner Gate.

L’annuncio della Red Bull

Nel comunicato della scuderia austriaca si legge: “All’inizio di quest’anno è stato esaminato un reclamo presentato contro Christian Horner. Tale reclamo è stato trattato attraverso le procedure apposite, nominando un consulente legale indipendente, che ha respinto questo reclamo. Il denunciante ha esercitato il diritto d’appello, poi portato avanti da un altro avvocato indipendente”.

Poi, l’annuncio: “Tutte le fasi del processo si sono ora concluse, con un esito finale: l’appello non è stato accolto. Le conclusioni del legale sono state accettate e adottate da Red Bull. Il processo interno si è così concluso e l’azienda, nel rispetto della privacy di tutti i suoi dipendenti, non rilascerà ulteriori dichiarazioni pubbliche. Red Bull si impegna a continuare a rispettare i più alti standard sul posto di lavoro”.