Zaniolo, una maledizione: dalla padella Gasperini alla brace Firenze. E ora anche le scommesse
Aprile 14, 2025Un calcio alla fabbrica dei sogni e delle illusioni per un tuffo karmico e catartico nel passato: Nicolò Zaniolo pensava di aver svoltato lasciando Bergamo e Gasperini, con cui non era mai sbocciato un vero feeling, per tornare in quella Fiorentina che aveva lasciato da ragazzino ribelle. Ma le cose non sono andate come l’ex talento della Roma sperava.
- Le liti con Gasperini e i mesi all’Atalanta
- La scelta di Firenze e la grande illusione
- L’ammissione di Zaniolo
Le liti con Gasperini e i mesi all’Atalanta
Una delle principali difficoltà di Zaniolo a Bergamo è stata la sua collocazione in campo: spesso impiegato in un ruolo non suo, è stato adattato come centravanti per supplire all’assenza di Gianluca Scamacca. Gasperini aveva intuito tutto già dopo pochi mesi lanciando l’allarme: “Finora non è una scommessa vinta”. Dopo il girone d’andata e le prime gare del ritorno il verdetto. Scommessa persa.
La rottura a dicembre. Due gli episodi contestati. Lunedì 2 dicembre l’Atalanta gioca e vince (0-2) all’Olimpico contro la Roma. Zaniolo entra a gara in corso. Segna di testa. esulta in modo smodato davanti al suo ex pubblico e molti ex compagni, sfilandosi la maglia e scatenando il popolo giallorosso. Il bis a Cagliari.
Dopo 20′ della ripresa, Gasperini toglie De Ketelaere e inserisce Zaniolo. Trascorrono cento secondi. Nicolò di sinistro segna su assist di Bellanova. Poi va a esultare, ancora una volta in modo smodato e irriverente innanzi ai tifosi ospiti. E qui Gasp sbotta: “Non è tollerabile che ogni volta che segni vai ad incendiare il pubblico avversario. Questa è già la seconda volta che accade. Il Cagliari era tramortito, ma con la sua esultanza ha riacceso tutto lo stadio”. E ancora: “In questo momento una buona parte della squadra è pronta per lottare per lo scudetto, ma questo non vale per tutti i nostri giocatori. Alcuni devono ancora maturare sotto diversi aspetti, ed acquisire la mentalità per poter competere a questi livelli”.
La scelta di Firenze e la grande illusione
A gennaio va alla Fiorentina, convinto di potersi prendere grandi soddisfazioni e riprendersi la nazionale ma dopo il primo periodo di brevissima luna di miele per Zaniolo è stato come passare dalla padella alla brace. Poche partite e sempre con scarsi risultati. Male in campionato ma anche in Europa come a Celje dove, appena entrato ha commesso una leggerezza, ha poi portato al rigore che ha dimezzato lo svantaggio degli sloveni, ma non è stata una partita di spessore. Ieri, nonostante fosse squalificato per il ritorno di Conference di giovedì, è rimasto 90′ in panchina, ufficialmente perchè “Non volevamo sbilanciarci troppo”.
In realtà il giocatore è stato bocciato due volte, sia tecnicamente (“il ragazzo non si è integrato – ha detto l’ex viola Di Gennaro a Tmw – Mentalmente non è dentro a questa squadra. Poi per le doti che ha non gli manca nulla per giocare a questi livelli e in Nazionale, se questo non avviene la colpa è sua. Peccato perché poi non c’è alternativa a Kean se Zaniolo non carbura”) che per la vicenda scommesse in cui è rimasto coinvolto.
L’ammissione di Zaniolo
«Ho sbagliato, sono stato ignorante», ha detto al riguardo Zaniolo come si legge su “Domani”. Il calciatore ammette di essere stato “iniziato” al gioco d’azzardo durante il raduno della nazionale. «Tutto è cominciato perché volevo giocare a poker e Black Jack ed essendo nella squadra nazionale con Fagioli, ho chiesto a lui dove potevo giocare. Al raduno, circa un anno fa, mi sono trovato con Fagioli e sapendo che lui giocava ho chiesto come potevo farlo anche io. «Ho scritto ancora a Tommy (il gestore della piattaforma illegale, ndr) recentemente, in particolare gli ho scritto poco prima del sequestro perché ci dovevamo mettere d’accordo per dare dei soldi ad un amico di Tommy. L’amico di Tommy doveva venire a Coverciano, dovevo dare a lui la somma di 7000-8000 euro».
Una brutta vicenda che può costare carissima ma per ora due sono le (quasi) certezze: non verrà riscattato dalla Fiorentina e non rivedrà l’azzurro con Spalletti. E magari rimpiangerà l’inferno di Bergamo perché questo è ancor più doloroso.