Polveriera Milan, società sotto assedio: Fonseca e la moglie attaccano, comunicato durissimo dai tifosi della Sud
Dicembre 30, 2024All’indomani dall’esonero di Paulo Fonseca dalla panchina del Milan, il tecnico portoghese e la moglie Katerina affidano ai social il proprio addio al mondo rossonero. Non mancano, ovviamente, le frecciatine più o meno velate alla società, completamente cancellata dalle parole dell’allenatore esonerato poche ore fa. All’assedio alla dirigenza, si uniscono anche i tifosi della Sud e dell’AIMC.
- Fatale il pareggio con la Roma
- Katerina omaggia il marito e ringrazia i tifosi
- L’addio polemico di Fonseca al Milan
- Il duro comunicato della Curva Sud
Fatale il pareggio con la Roma
L’1-1 contro la Roma, ha segnato l’epilogo dell’avventura di Fonseca alla guida del Milan. Un finale amaro, con l’annuncio ufficiale dell’esonero arrivato poche ore dopo il triplice fischio. La decisione della società è stata motivata dalla posizione in classifica della squadra, attualmente all’ottavo posto, lontana dalla zona Champions e praticamente già tagliata fuori dalla corsa scudetto.
Il tecnico portoghese lascia così il club dopo un inizio di stagione travagliato e un andamento altalenante, che ha regalato davvero poche soddisfazioni e, soprattutto, è stato caratterizzato da una situazione all’interno dello spogliatoio fin da subito non certo idilliaca.
Katerina omaggia il marito e ringrazia i tifosi
La prima a rompere il silenzio dopo l’esonero è stata Katerina Fonseca, che ha voluto omaggiare il marito con un post sui suoi canali social: “Vorrei lasciare qui solo poche parole. Un omaggio a una persona speciale che ha svolto il suo lavoro con onore, professionalità e passione“, ha scritto la moglie dell’ex allenatore del Diavolo.
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Katerina ha, poi, deciso di ringraziare i tifosi del Milan per la vicinanza fatta sentire in queste ore a Paulo, in contrasto con il “silenzio” della società: “E, soprattutto, sincera gratitudine ai veri tifosi con cuori rossoneri. Non è il silenzio che ci accompagna, ma le vostre gentili parole di rispetto e riconoscimento. Grazie, rossoneri, e sempre forza Milan“. A completare il messaggio, una foto di famiglia che ritrae Paulo Fonseca insieme alla moglie e ai loro figli in occasione dei festeggiamenti del 125° anniversario del Milan, in un chiaro gesto di chiusura di un capitolo importante della loro vita.
L’addio polemico di Fonseca al Milan
A stretto giro di boa, è lo stesso Paulo Fonseca a dire addio ufficialmente ai tifosi. Una separazione sofferta, che rimarca la distanza dalla società, completamente ignorata dal portoghese nel suo messaggio su Twitter: “È arrivato il momento di dire addio. Sono orgoglioso di aver lavorato per il Milan e ho sempre dato il mio cuore e la mia anima per onorare la storia e la tradizione di questo grande club. Vorrei ringraziare il mio staff, i giocatori, i tifosi e tutti coloro che mi hanno sostenuto durante la mia permanenza a Milano. Auguro al club il meglio per il futuro”.
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Il duro comunicato della Curva Sud
Al coro si sono uniti in giornata anche i tifosi rossoneri della Curva Sud e dei Milan Club (AIMC), che su Instagram hanno diffuso un duro comunicato contro la società, a partire proprio dall’esonero di Fonseca definito “surreale, per certi versi incredibile e sicuramente inaccettabile per il blasone e la storia dei nostri gloriosi colori. Ciò che lascia sconcertati e basiti sono le modalità con cui questo è avvenuto: come si può accettare che sia il mister stesso a comunicare ai mezzi d’informazione di essere stato cacciato, senza che la società esca con una nota ufficiale, con l’aggravante di una decisione presa palesemente da giorni?“.
Poi, l’affondo diretto alle figure apicali del Diavolo: “Non può essere più credibile una dirigenza che ha passato un’estate intera a millantare di essere fermamente convinta del progetto Fonseca, quando scopriamo solo in queste ore l’inserimento di una clausola legata ad un eventuale licenziamento entro i primi 6 mesi, che fa decadere automaticamente i restanti anni di contratto, sintomo evidente che quella di Fonseca era una scelta di ripiego“.
I tifosi non perdonano nulla alla dirigenza, dalle “iniziative folli come le maglie del 125º vendute a 1.899€” al “sogno di qualcuno è avere 75.000 clienti a San Siro da spennare ogni partita e gestire come burattini”. Per una “società in mano a persone di un’incompetenza disarmante“.
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E che vede il Milan soltanto come “un brand su cui speculare, mettendo in campo strategie finalizzate al solo sviluppo del Marchio per ottenere importanti risultati finanziari, a discapito dei successi sportivi”, con “l’aggravante di non conoscere la storia di questo club, dei giocatori che hanno scritto pagine indimenticabili con la nostra maglia e con l’imperdonabile assenza della proprietà alla festa dei 125 anni“.
Amara, infine, la conclusione, con il sentito omaggio a Fonseca e l’invito alla società di vendere, come intonato letteralmente per tutto il match contro la Roma domenica sera: “E potremmo scrivere ancora pagine e pagine, ma ora che avete trovato il VOSTRO colpevole (perché l’avete scelto VOI), che per quanto non sia stato all’altezza della situazione sportivamente parlando, si è dimostrato molto più serio e più uomo di voi che lo avete lasciato solo già ad agosto, seguite la sua strada quanto prima e liberate il Milan dalla mediocrità in cui l’avete ridotto…“.