Juventus: Mauro consiglia a Vlahovic di chiedere la cessione, poi il duro attacco alla Roma
Ottobre 28, 2024Dusan Vlahovic lasci la Juventus. Questo il consiglio che Massimo Mauro, ex bianconero e oggi opinionista tv, dà al centravanti serbo, sempre titolare in questa stagione a causa di mancanza di alternative, ma ancora non inserito nel gioco di Thiago Motta. Ma Mauro se la prende anche con la dirigenza della Roma per il caos creato attorno alla squadra giallorossa.
Juventus, continuano le difficoltà di Vlahovic Mauro analizza Inter-Juventus Juventus, il consiglio drastico di Mauro a Vlahovic L’attacco di Mauro alla dirigenza della Roma
Juventus, continuano le difficoltà di Vlahovic
A venti giorni dalla rete al Cagliari, Dusan Vlahovic è tornato a segnare contro l’Inter, nel rocambolesco 4-4 di ieri nel derby d’Italia. La prestazione del centravanti serbo, però, non è stata convincente: nonostante sia stato sempre titolare nella Juventus a causa dell’assenza di un’altra prima punta nell’organico – Milik è sempre stato indisponibile per infortunio – il serbo non sembra essere ancora a suo agio nel gioco di Thiago Motta, che ieri l’ha sostituito nel finale di partita. E sono tanti, tra addetti ai lavori e tifosi, a chiedersi se alla Juve e a Vlahovic non convenga separarsi, considerati anche i 12 milioni di ingaggio annuo che il club paga al serbo.
Mauro analizza Inter-Juventus
Sull’argomento s’è espresso anche Massimo Mauro, che in un’editoriale su Repubblica ha analizzato la gara di ieri al Meazza. “La prima cosa che ho pensato vedendo Inter-Juventus è che due allenatori hanno tentato di vincere la partita, o meglio, tutti i giocatori impiegati hanno sperato di fare un gol in più dell’avversario. Sbagliando, facendo errori, andando fuori posizione”, scrive Mauro nel suo articolo.
“Bastoni e De Vrij ad esempio hanno commesso errori di posizione che onestamente non avrei mai pensato di vedere. E il fatto che l’Inter abbia preso tutti i gol a difesa schierata deve far riflettere sulla enorme distanza che c’è tra il reparto difensivo e gli altri, che invece funzionano a dovere. Comunque è venuto fuori un 4-4 e una partita godibile, perché c’è stato lo spazio per esprimere le proprie qualità”.
Juventus, il consiglio drastico di Mauro a Vlahovic
Mauro s’è poi soffermato sulle prestazioni di alcuni dei giocatori della Juventus, soffermandosi in particolare sulla situazione dell’attaccante bianconero. “Conceiçao è la vera novità, meravigliosa, della Juve. Un giocatore in questo momento imprescindibile – scrive l’ex giocatore – . E poi Yildiz, deresponsabilizzato dalla panchina: il turco ha fatto cose semplici, condotto palla velocemente e tirato in porta. Gli è andata bene, e la Juve ha meritato il pareggio”.
Arrivato a Vlahovic, Mauro tira fuori un consiglio drastico. “Poi c’è il nodo Vlahovic – si legge nell’articolo – Premetto che Thiago Motta mi piace tantissimo, rischia, manda in campo i giocatori a seconda di come si allenano, si vede che continua a decidere non in base a scudetti vinti o ingaggio, e il messaggio alla squadra è bellissimo. Ma se fossi Vlahovic… Ho giocato bene e a un quarto d’ora dalla fine, sotto di due reti, mi metti fuori proprio nel momento in cui la considerazione verso di me dovrebbe essere massima. Mi cade il mondo addosso. È avvilente, se fossi in lui chiederei di essere ceduto perché penso che il mio futuro può diventare un dramma”.
L’attacco di Mauro alla dirigenza della Roma
Nel suo articolo, Mauro commenta anche il momento nero della Roma, battuta per 5-1 dalla Fiorentina al Franchi: l’opinionista fa capire che i risultati deludenti sono frutto della confusione creata dalla dirigenza attorno al progetto tecnico e in particolare alle scelte legate all’allenatore.
“Circa la Roma che ne ha presi 5 a Firenze, esprimo subito un concetto – scrive Mauro – . Escluderei che i giocatori abbiamo remato contro Juric, è un pensiero che non mi viene mai. Si fanno tanti nomi per la panchina, ma la situazione è talmente caotica che può succedere che un ultras o un giornalista diventi il nuovo allenatore”. Un’iperbole che, però, ben esprime la fiducia di Mauro nella dirigenza della Roma.