Juventus, Giuntoli prepara una nuova rivoluzione: via in tanti, ecco come cambierà la squadra
Aprile 8, 2025Due rivoluzioni in due anni potrebbero essere troppe per chiunque: vero che in Russia ne fecero altrettante nel giro di pochi mesi, da febbraio a ottobre, ed è probabile che Cristiano Giuntoli dovrà tentare nuovamente l’assalto al Palazzo d’Inverno. Gli esiti del primo tentativo, sebbene la stagione non sia ancora finita, non sono stati quelli sperati.
Juventus da una rivoluzione a un’altra
L’estate 2024 è stata piuttosto movimentata in casa Juventus: via Allegri e i suoi fedelissimi (qualcuno a gennaio, come Danilo e Fagioli), dentro Motta e tanti giocatori nuovi. Una rivoluzione, appunto, che a gennaio si è arricchita degli innesti di Alberto Costa (chi…?), Veiga e Kelly, presi soprattutto per far fronte agli infortuni di Bremer e Cabal. Ma tra riscatti difficili, cessioni inevitabili, prestiti che rientreranno alla base, la Juventus potrebbe nuovamente cambiare radicalmente aspetto: un’altra rivoluzione, appunto, segno che la gestione di quest’anno ha fatto registrare ben più di qualche semplice intoppo.
Tudor, Kelly e Veiga: tutto da decidere
A prescindere dalla scelta dell’allenatore, visto che il futuro di Tudor è tutto da decifrare, Cristiano Giuntoli avrà dunque un gran bel da fare anche la prossima estate. Si comincia dalla difesa con Kelly, per il quale scatterà l’obbligo di riscatto: ma ciò non vuol dire che il difensore inglese venga confermato, alla luce delle prestazioni non ancora del tutto convincenti. Destino di più semplice per il suo compagno di reparto, Renato Veiga: prestito secco dal Chelsea, a giugno rientrerà alla base senza disputare nemmeno il Mondiale per Club.
Cambiaso, sirene inglesi
In bilico anche il destino di Cambiaso, che a gennaio sembrava sul punto di accasarsi al Manchester City. L’agente recentemente ha dichiarato come il sogno del calciatore sia riportare la Juve in alto, ma sul terzino ci sono gli occhi anche di Arsenal e Liverpool: in caso di offerta importante, la dirigenza bianconera sarebbe pronta a trattare. In questo caso molto dipenderà anche dalla scelta del tecnico in vista del prossimo anno, a meno che il bilancio (e quindi anche la partecipazione o meno in Champions) non imponga sacrifici necessari.
Douglas Luiz e Conceicao
A centrocampo una delle delusioni più cocenti dell’anno, ossia Douglas Luiz. Il centrocampista brasiliano appare ormai fuori dal progetto tecnico, e potrebbe diventare pedina di scambio per qualche trattativa estiva (leggasi Tonali). Di recente è tornato di attualità il futuro di Francisco Conceicao, in particolare dopo il criptico post sui social dopo la partita con la Roma. La Juventus dovrebbe versare circa 30 milioni al Porto per acquistarlo, e in caso di mancata Champions l’ipotesi appare piuttosto remota.
Vlahovic, Milik e Kolo Muani: attacco da rifondare
Dal centrocampo all’attacco, dove la permanenza di Dusan Vlahovic è ormai appesa a un filo. Il serbo ha trovato di nuovo spazio con l’avvento di Tudor, ma la prestazioni non sono migliorate. Prigioniero del suo ingaggio (12,5 milioni netti) e contratto in scadenza a giugno 2026, a meno che non accetti la proposta di spalmatura la cessione in estate sembra inevitabile. Lo stesso dicasi per il desaparecido Milik, anche lui con contratto a scadenza nel giugno 2026, e per Kolo Muani, in prestito dal Psg. Senza Champions, il francese tornerà alla base. Insomma, attacco completamente da rifare per Giuntoli, che punta forte su Osimhen, anche se non basterà.
Mbangula e gli altri giovani
Tra i giovani che potrebbero aiutare a far cassa c’è sicuramente Samuel Mbangula, che potrebbe seguire le orme degli altri ex Next Gen come Soulé, Huijsen, Barrenechea e Iling-Junior. L’esterno belga ha avuto un impatto positivo con la serie A, siglando alcuni gol importanti, ma con Tudor sembra essere ai margini: ma 30 presenze, 4 gol e 5 assist per un classe 2004 possono valere una cifra consistente in sede di calciomercato. Tutta da definire la situazione anche riguardo Rouhi e Adzic, che hanno trovato poco spazio in prima squadra (il primo perché non ancora pronto, il secondo per tanti guai fisici) e che potrebbero a loro volta essere ceduti.