Inter e Napoli, uno Scudetto per due: calendari a confronto, più insidie per Inzaghi ma Conte è in affanno

Inter e Napoli, uno Scudetto per due: calendari a confronto, più insidie per Inzaghi ma Conte è in affanno

Aprile 8, 2025 Off Di admin

A sette giornate dalla fine del campionato la volata scudetto non ha subito variazioni: dopo il pareggio del Napoli a Bologna, l’Inter ha conservato i tre punti di vantaggio sui partenopei. Il calendario sembra strizzare l’occhio alla squadra di Conte, che non ha più scontri diretti da affrontare. Ma al Dall’Ara gli azzurri hanno ancora una volta pagato dazio nella ripresa. Più duro il rush finale per Inzaghi, in corsa per il triplete.

Corsa scudetto, calendari a confronto: le insidie per l’Inter

Le polemiche piovute sull’Inter dopo il pareggio di Parma hanno infastidito non poco Inzaghi, atteso stasera dal big match col Bayern Monaco per l’andata dei quarti di Champions. In campionato sono tre le insidie maggiori per i nerazzurri: dopo il match casalingo col Cagliari, anche Lautaro e compagni dovranno superare l’ostacolo Bologna al Dall’Ara.

Considerando che i felsinei sono in lotta per il quarto posto, la partita si prospetta durissima. A seguire la sfida di San Siro contro un’altra delle squadre più in forma del momento: nel capoluogo lombardo fa scalo la Roma dell’ex Ranieri. Quindi il Verona di nuovo in casa, prima della trasferta da non sottovalutare col Torino. A Milano arriverà poi la Lazio, che pure punta alla coppa dalle grandi orecchie. Infine, la partita con i vicini di casa del Como al Sinigaglia.

Il calendario dell’Inter

  • Inter-Cagliari
  • Bologna-Inter
  • Inter-Roma
  • Inter-Verona
  • Torino-Inter
  • Inter-Lazio
  • Como-Inter

La missione triplete avrà conseguenze sul campionato?

Rispetto al Napoli, l’Inter ha un calendario ben più intasato dal momento che i nerazzurri sono impegnati anche in Champions League e in Coppa Italia. La doppia sfida col Bayern capita prima della partita col Cagliari e soprattutto prima della trasferta del Dall’Ara: inevitabilmente Inzaghi dovrà affidarsi al turnover anche in virtù del precario stato di forma di diversi titolarissimi.

Thuram sta da tempo tirando la carretta, Lautaro è appena rientrato dall’infortunio, Dimarco non è ancora al top e lo stesso Calhanoglu avrebbe bisogno di una boccata d’ossigeno: insomma, la squadra va gestita step by step anche in base alle priorità. Il ritorno della semifinale di Coppa Italia col Milan è invece in programma mercoledì 23 aprile, ossia dopo la gara col Bologna e prima della Roma. Un vero e proprio tour de force che continuerebbe se l’Inter dovesse andare avanti nelle coppe.

Napoli, niente più scontri diretti: gli ultimi impegni

Più in discesa – sulla carta – il calendario del Napoli, che non ha più big da sfidare in seguito all’1-1 col Bologna. L’undici di Conte ripartirà dal posticipo del monday con l’Empoli, poi la trasferta col Monza stra-ultimo in classifica e sempre più in caduta libera.

Al Maradona farà capolino il Torino, quindi l’ex ct della Nazionale tornerà nella ‘sua’ Lecce. Ancora, la gara casalinga col Genoa, la visita al Tardini contro il Parma e l’ultima a Fuorigrotta col Cagliari.

Il calendario del Napoli

  • Napoli-Empoli
  • Monza-Napoli
  • Napoli-Torino
  • Lecce-Napoli
  • Napoli-Genoa
  • Parma-Napoli
  • Napoli-Cagliari

Ma Conte è in affanno: il problema degli azzurri

Anche contro il Bologna è emerso il difetto che sta condizionando il cammino del Napoli in questo finale di stagione. Primo tempo da applausi, poi il crollo nella ripresa. È sulla tenuta fisica ma soprattutto mentale dei suoi calciatori che Conte dovrà lavorare per provare a mettere la freccia sulla sua ex squadra e conquistare lo scudetto.

È vero: anche l’Inter non sta certo brillando (e il secondo tempo di Parma ne è la conferma), ma i partenopei sono costretti a inseguire e, dunque, hanno bisogno di alzare l’asticella. C’è poi un altro dato che non lascia tranquilli i tifosi: il Napoli ha vinto solo due delle ultime nove partite, con l’ultimo blitz lontano dal Maradona datata 18 gennaio (2-3 all’Atalanta). Numeri che non sono affatto da tricolore.