Genoa-Lazio, il rinvio scatena la rabbia di Lotito verso la Lega: i motivi dello sfogo biancoceleste

Genoa-Lazio, il rinvio scatena la rabbia di Lotito verso la Lega: i motivi dello sfogo biancoceleste

Aprile 22, 2025 Off Di admin

Che sabato 26 aprile non si sarebbero disputati eventi sportivi a Roma, era logico e inevitabile. Non soltanto per il lutto, bensì quanto per la logistica: Capi di Stato, delegazioni diplomatiche, ambasciatori da tutto il mondo. Tutte le attenzioni vanno dirette sui funerali di Papa Francesco in Vaticano, Lazio-Parma può slittare senza colpo ferire a lunedì sera.

Genoa-Lazio, la posizione biancoceleste

Il problema si è verificato nel rinvio delle partite in programma lunedì 21, ossia nel giorno di Pasquetta: tra queste, Genoa-Lazio, pomo della discordia tra la società biancoceleste e la Lega Serie A. Come riferito da Ansa, la Lazio aveva chiesto un confronto con la Lega Serie A per il rinvio della partita. In origine era stato chiesto lo slittamento del match, con la richiesta agli organi federali di trovare “una soluzione alternativa e condivisa“. Alla base della protesta ci sarebbe stata, oltre alle modalità di una decisione unilaterale ritenuta poco corretta, anche la volontà di portare la squadra in Vaticano per rendere omaggio alla salma di Papa Francesco.

Lazio, i motivi della rabbia

La realtà è però più articolata: Lotito non ha gradito (un eufemismo) il modo in cui a Milano in cui è stata gestita la problematica dei recuperi (prima la comunicazione alle 10,30 “a data da destinarsi”, poi alle 14,30 ufficializzati senza contatti con molte società che stavano rientrando). Il patron biancoceleste ha deciso di esternare il suo dissenso, anche perché la squadra è stata costretta a tornare in giornata da Genova, dove poi avrebbe dovuto recarsi nuovamente già oggi (cosa che comunque non avverrà, la Lazio farà tutto nella giornata di mercoledì). Un malumore che a questo punto ha poggiato sulla coincidenza dell’apertura della camera ardente per Papa Bergoglio domani, e la Lazio vuole portare squadra e tecnici a rendere omaggio al Santo Padre.

Il comunicato contro la Lega

E quando la partita è stata definitivamente fissata alle 18.30 di mercoledì 23, in serata la società biancoceleste ha diffuso un comunicato tutt’altro che amichevole nei confronti della Lega. “La Lazio – si legge – esprime il proprio profondo rammarico in merito alle modalità con cui la Lega Serie A ha gestito la decisione di spostare la gara biancoceleste a Genova. La società considera approssimative e poco rispettose le modalità di comunicazione e gestione di tale decisione, la cui inefficienza è risultata evidente e ampiamente riscontrabile, non soltanto dal punto di vista logistico, ma soprattutto alla luce della portata emotiva e spirituale che l’evento straordinario riveste per la nostra città e per ciò che il club rappresenta”.

La decisione della Lazio

Così il club biancoceleste commenta la decisione della Lega Serie A di spostare a domani la partita contro il Genoa. Come si legge nella nota diffusa, la Lazio “non può fare a meno di evidenziare un atteggiamento poco professionale ed ondivago mostrato dalla Lega Serie A nella gestione impari del ricollocamento delle partite. Una mancanza di uniformità che ha generato confusione e alimentato un senso di disparità tra i diversi Club coinvolti, aggravando ulteriormente una situazione già di per sé delicata. Ciononostante – prosegue il club – per senso di responsabilità e al fine di evitare ulteriori polemiche in un momento di dolore per il Paese, la S.S. Lazio comunica che la squadra si recherà eccezionalmente a Genova il giorno stesso della partita. La trasferta avverrà poche ore prima dell’inizio dell’incontro”.

La Lazio dal Santo Padre

Infine, il club fa sapere che “giovedì 24 aprile alle ore 15, la squadra biancoceleste si recherà in Vaticano per rendere omaggio al Santo Padre. Tale iniziativa ribadisce i valori di rispetto e unità che da sempre contraddistinguono il club, in ricordo anche dello speciale legame che ha storicamente unito la S.S. Lazio al Santo Padre”.