Atalanta, per Gasperini l’Inter è il test per capire se la squadra è da scudetto. Il nodo-Zaniolo
Gennaio 1, 2025Con Inzaghi non c’è grande simpatia, colpa di quella finale di coppa Italia del 2019 quando Gasperini diede di matto contro l’arbitro scatenando una bufera ma per il tecnico dell’Atalanta il passato conta poco. Sono passati cinque anni nei quali la sua Atalanta è cresciuta, ha imparato a vincere e si è presa un posto stabile tra le grandi di A. Ma lo stomaco (leggi bacheca) è ancora semivuoto e la Dea ha fame. Alzare la Supercoppa e lanciare il segnale definitivo al campionato è l’obiettivo dei bergamaschi che arrivano alla semifinale con l’Inter senza big come Retegui, Scamacca e Cuadrado ma con entusiasmo e idee.
Gasperini sottolinea le differenze col campionato
Affrontare l’Inter significa anche non partire con l’etichetta di favorita ma sicuramente significa saggiare il proprio peso rispetto ai campioni d’Italia: “E’ una partita diversa dal campionato, per noi dopo questa striscia di risultati in campionato ed essere in alto è una partita importante. Sarà diversa, è una partita in 90 minuti, dove ci si gioca un’eliminazione secca e va vista con un’ottica diversa. Dovremo stare attenti a non subìre inizialmente e rimanere in gara”. Tra le 4 della final Four l’unica ad aver vinto di recente in Europa è l’Atalanta: “Una cosa che ci inorgoglisce, le squadre in italiane in Europa erano assenti come vittorie da tanto tempo. Averlo fatto noi, soprattutto per il percorso fatto in Europa League, con un percorso competitivo, è stato motivo di grande orgoglio e anche un punto importante per il nostro percorso”.
Gasp non rivela la formazione
Per Gasperini la Supercoppa contro Inzaghi non è solo un trofeo in più da poter alzare: “Ci servirà per testare quanto questa squadra è competitiva, quanto la sua rosa possa essere competitiva anche per il campionato. Zaniolo titolare? Non ho ancora deciso, non c’è solo lui: ci sono Brescianini, Samardzic, Scalvini. In funzione del campionato abbiamo bisogno di avere più giocatori competitivi, perché incontreremo altre squadre di alto valore”.
De Roon non pensa a un futuro in Arabia
In sala stampa anche De Roon: sarà un confronto tra il pressing del centrocampo bergamasco e la qualità di quello nerazzurro: “Non è questione solo del centrocampo, loro sono i campioni d’Italia, anche sarà una sfida di grande intensità in mezzo”. Nell’Inter ci sono due olandesi, Dumfries e de Vrij: “Ci sentiamo ogni tanto ma prima di questa gara non ci siamo parlati, li conosco bene, giochiamo anche in Nazionale ma non c’è un rapporto particolare”. Nella finale di Europa League lui non c’era: “Fortuna che la squadra ha risposto bene, Chiaro che voglio vincere giocando con la mia squadra”. Il ricordo del 4-0 con l’Inter è vivo ma non pesa: “Siamo cresciuti, siamo più pronti sia come squadra che individualmente. Lì eravamo anche in difficoltà in difesa, ora i nuovi si sono inseriti bene e abbiamo preso le misure negli ultimi mesi. Abbiamo fatto una striscia importante, credo che per noi sia importante misurarci domani con l’Inter e vedere dove siamo dopo questi tre mesi molto positivi. Se ho pensato di venire a giocare in Arabia? Nel calcio mai dire mai ma per ora non ci ho mai pensato, sto bene all’Atalanta”.