Roma, Ranieri e la sue “gatte da pelare”: Hummels vede la fine dell’incubo, l’incognita Dybala. Come giocherà
Novembre 14, 2024La storia si è ripetuta: Claudio Ranieri è corso al capezzale della Roma, come fece nel 2019, quando arrivò nella Capitale per sostituire l’esonerato Di Francesco. Prese per mano una squadra in caduta libera e la condusse fino al sesto posto finale, a soli 3 punti dalla qualificazione in Champions League. A chi gli chiese il motivo del suo ritorno a Roma, a 8 anni di distanza dalla precedente esperienza, Ranieri rispose: “E’ la Roma. Quando la Roma chiama, devo rispondere di sì”.
Sono passati 5 anni e la situazione è più delicata: 13 punti in 12 giornate e già due “manici” sostituiti: De Rossi dopo la quarta giornata e Juric, 4 giorni fa, dopo il ko interno contro il Bologna. Anche sul piano della comunicazione le cose stanno un po’ diversamente. Ranieri avverte più di allora il peso delle responsabilità: “E’ una gatta da pelare”, ha commentato al suo arrivo. E lo è per davvero.
L’esperto allenatore dovrà risolvere rebus e situazioni ingarbugliate. Scegliere il modulo più adatto a questa Roma, risollevare il morale di Mats Hummels, dare la collocazione giusta ai vari Angelino, Pellegrini, Baldanzi e Soulé, e soprattutto responsabilizzare Dybala: per l’argentino ha chiesto e ottenuto carta bianca, senza badare al contratto che, tra 7-8 partite giocate per almeno 45’ (alla 14^ di campionato), allungherebbe il legame dell’ex Juventus di un’altra stagione, sino al 30 giugno 2026, a 7 milioni di euro più bonus (circa 15 milioni lordi).
- Arriva Ranieri, Hummels può sorridere
- Gestione Dybala, Ranieri ha carta bianca
- Come giocherà la Roma di Ranieri?
Arriva Ranieri, Hummels può sorridere
Il primo a sorridere, sollevato, dell’esonero di Ivan Juric e dell’arrivo alla Roma è Mats Hummels. Il difensore ha giocato appena 23 minuti. Da dimenticare: l’esordio in giallorosso è coinciso con la scoppola a Firenze (5-1 per il viola) determinata anche da un suo autogol (“la ciliegina sulla torta”, ci scherzò su Hummels).
Arrivato da svincolato dopo la fine del contratto con il Borussia Dortmund, con cui ha disputato, da titolare, l’ultima finale di Champions League, contro il Real Madrid, Hummels ha vissuto due mesi da comprimario, misteriosamente accantonato da Juric, anche nei momenti di maggiore difficoltà della Roma.
Secondo i ben informati, al momento dei saluti, nello spogliatoio giallorosso, Juric ha stretto la mano a Hummels chiedendogli perdono per la scarsa considerazione e il misero utilizzo, giustificando la scelta esclusivamente per motivi tattici.
Con Ranieri, probabilmente, sarà diverso. Sia se Sir Claudio dovesse optare per la difesa a quattro, sia se dovesse continuare con la difesa a tre, già adottata negli ultimi tempi al Cagliari. Hummels è pronto, se la giocherà con Mancini, N’Dicka ed Hermoso, che finora, assieme ad Angelino, prossimo al ritorno sulla sinistra, non hanno aiutato Svilar a evitare imbarcate: 17 gol subiti in 12 partite di campionato, più altri 3 nelle prime 3 gare di Europa League.
Anche perché c’è un ricco contratto da onorare, da 3 milioni di euro netti a stagione: spetta a Ranieri toccare le corde giuste e assicurarsi il primo rinforzo in attesa che arrivi gennaio.
Gestione Dybala, Ranieri ha carta bianca
L’altra “gatta da pelare” si chiama Paulo Dybala. L’esonero di Ivan Juric, tra le altre cose, è stato accompagnato dalle polemiche legate all’esclusione dell’argentino dalla gara contro il Bologna. Per il tecnico, Dybala era infortunato (aveva accusato una leggera fitta al flessore, ma la risonanza magnetica aveva escluso ogni danno), per il calciatore e il suo entourage, non ci sarebbero stati problemi a giocare.
E qui le attenzioni tornano sul rinnovo automatico che scatterà nel caso in cui Dybala dovesse giocare altre 7 o 8 partite, anche con soli 45’ di utilizzo, da qui sino al termine del campionato. Un rinnovo che prolungherà il contratto in scadenza al 30 giugno 2025 per un’altra stagione, a 7 milioni di euro netti più bonus legati a obiettivi e rendimento.
Ranieri ha chiesto di non avere intromissioni di alcun tipo nella gestione di Dybala e di poterlo utilizzare senza limitazioni o restrizioni. Se starà bene e in condizione, l’argentino giocherà, titolare o a mezzo servizio. Poi si tireranno le somme e in estate si valuterà l’eventuale riconferma o la cessione, che già sembrava certa lo scorso mese di agosto.
Come giocherà la Roma di Ranieri?
Il calendario non aiuterà Claudio Ranieri, che al rientro in campo, dopo la sosta per le nazionali, affronterà la trasferta al Maradona, in casa del Napoli capolista. Possibile che si possa continuare con il 3-5-2, per non dare troppi scossoni a un gruppo che ha già vissuto due cambi di allenatore e che dovrà adattarsi alle idee del terzo tecnico in meno di metà stagione.
In difesa scalpita Hummels, pronto alla prima da titolare, tra Mancini e N’Dicka, a protezione di Svilar. Sulla sinistra torna Angelino, adattato da Juric a braccetto difensivo. Sulla corsia opposta c’è Celik, mentre a centrocampo Konè, Cristante e Pellegrini saranno i titolari.
Da valutare le condizioni fisiche di Dybala: se dovesse essere arruolabile, l’argentino affiancherà Dovbyk in attacco. Altrimenti chance per Baldanzi, un altro elemento che Ranieri dovrà tenere in considerazione, alla luce dell’investimento fatto dai Friedkin per acquistarlo dall’Empoli (10 milioni di euro più altri 5 milioni legati a risultati individuali e collettivi).
In caso di ritorno alla difesa a quattro, Ranieri punterebbe su un modulo accorto, un 4-4-2, con il dirottamento di Mancini sulla destra, con Angelino arretrato sulla linea dei difensori. Ci sarebbe spazio per Soulé ed El Shaarawy (che tornerebbe comodo anche da vice Celik nel 3-5-2).