Roma, Juric dirige il primo allenamento: le parole alla squadra. Dybala o Soulè: il binomio che può essere esplosivo

La Roma cambia ancora una volta faccia, la squadra giallorossa avrà il suo terzo allenatore nel giro di sei mesi. L’era Mourinho, l’intermezzo De Rossi e ora la nuova guida tecnica affidata a Ivan Juric. Si cambia ancora e lo si fa in maniera repentina e ora anche i giocatori dovranno riuscire a seguire questa nuova rivoluzione.

Juric: le prime parole alla squadra Difesa a 3 come l’ultimo De Rossi Dybala o Soulè: la prima spina di Ivan

Juric: le prime parole alla squadra

Il lavoro di Ivan Juric soprattutto in questa prima fase sarà soprattutto di carattere psicologico più che tattico. Oggi il primo allenamento con la squadra e domenica si scende in campo contro l’Udinese, che in questo momento è al comando da sola della classifica e sta vivendo un ottimo momento di forma. Nel corso del primo allenamento con la squadra, l’ex tecnico del Torino avrebbe parlato alla squadra dicendo (stando a quello che riporta il Corriere dello Sport): “Dobbiamo imparare a conoscerci in fredda, domenica c’è l’Udinese e dobbiamo riuscire a portare a casa la vittoria. La migliore risposta in questo momento è quella di dare il massimo in campo”. Parole volte a caricare un ambiente che da ieri mattina sembra essere sotto choc.

Difesa a 3 come l’ultimo De Rossi

Nell’ultima uscita in campionato Daniele De Rossi aveva virato nettamente. L’intenzione dell’ex centrocampista era quella di impostare una squadra fedele alla sua idea di 4-3-3 ma i giocatori a disposizioni e le prime partite stagionali, avevano spinto il tecnico a scegliere la difesa a 3. Una situazione che si applica alla perfezione alle caratteristiche di Juric che ha un sistema di gioco da sempre basato su quest’aspetto difensivo. Il grande cambiamento dal punto di vista tattico sarà soprattutto in fase di possesso con Juric che predilige meno il possesso palla dal basso e la costruzione come il suo predecessore e da questo punto di vista la presenza di un giocatore come Hummels, capace di iniziare il gioco anche con un lancio lungo, può essere molto importante.

Dybala o Soulè: la prima spina di Ivan

Il 3-5-2 di Juric a volte può trasformarsi in un 3-4-2-1, con due giocatori alle spalle della punta centrale: in passato il tecnico in quel ruolo ha usato sia una punta di movimento che un centrocampista avanzato. A Verona spesso il binomio utilizzato era quello composto da Zaccagni e Pessina mentre a Torino si sono visti Vlasic e Ricci. Ora eredita due giocatori di grandissimo talento come Dybala e Soulè ma sembra difficile una coesistenza dei due ancia in quella posizione di campo soprattutto con la presenza di altri due giocatori in rosa con quelle caratteristiche come Pellegrini e Baldanzi. La coesistenza dei due argentini, soprattutto in virtù dell’investimento fatto per Soulè solo due mesi fa, potrebbe diventare il primo nodo da sciogliere.