Empoli, D’Aversa e il retroscena sulla testata a Henry che poteva costargli la carriera
Luglio 24, 2024Era il marzo scorso quando nel concitato finale di Lecce-Verona il tecnico dei salentini Roberto D’Aversa perse la testa o quantomeno la utilizzò molto male: nella rissa del dopo-gara discusse animatamente con l’attaccante scaligero Henry e finì per dargli una testata. Un episodio che gli costò l’esonero e che avrebbe potuto influire seriamente sulla sua carriera.
La spiegazione di D’Aversa dopo la testata La nuova vita di D’Aversa all’Empoli D’Aversa ringrazia Corsi D’Aversa svicola sul mercato
La spiegazione di D’Aversa dopo la testata
A caldo il tecnico spiegò: “C’è stato un finale concitato, con provocazioni. Non volevo che qualcuno fosse espulso a fine partita, sono entrato in campo per quello. Sono andato a contatto con Henry che ha continuato nelle provocazioni, ma il mio gesto non è sicuramente bello da vedere. Non sono entrato in campo per tirare una testa, volevo solo che Gendrey e Pongracic non prendessero squalifiche. Lui si è avvicinato e ha provocato. Premeditazione? Assolutamente no, il gesto è brutto ma non era quella la mia intenzione. Gli ultimi minuti di gara era una provocazione continua. Con i dirigenti del Verona ho già parlato. Mi scuso per il gesto finale essendo allenatore e padre di tre figli”.
La nuova vita di D’Aversa all’Empoli
Dopo l’esonero sono stati giorni duri per D’Aversa che ha recuperato il sorriso quando è arrivata la telefonata del presidente dell’Empoli Corsi, che gli ha offerto la panchina dei toscani. Nel giorno della presentazione D’Aversa ha voluto mettere una pietra sopra quell’incidente con Henry in un’intervista a Sky dal ritiro di Bressanone: “Per me era molto importante ripartire dalla categoria che mi ha visto commettere un errore e che ha dato un’immagine di me che non mi rappresenta. Ho sbagliato e ne ho pagato le conseguenze, mi scuso ancora ma ora voglio che si parli solo di campo”.
D’Aversa ringrazia Corsi
Poi sulla fiducia del presidente Corsi aggiunge: “Le parole di Corsi nei miei confronti sono state bellissime, da parte di un presidente che è un grande conoscitore di calcio, molto preparato sotto ogni punto di vista, che si preoccupa dell’aspetto fisico e tattico degli allenamenti. La scelta doveva essere coraggiosa e lui ha avuto il coraggio di scegliere un allenatore come me. Empoli è una squadra che da sempre lavora coi giovani. Ho avuto diverse opportunità per allenare in Serie A . Quest’estate ho parlato con diverse squadre e ringrazio tutte le persone che hanno creduto in me non solo sotto l’aspetto professionale ma anche umano”.
D’Aversa ha proseguito ancora sul presidente: “In tantissimi anni Corsi ha dimostrato di far calcio in una città piccola come Empoli e con una gestione familiare. Come detto, è un grande conoscitore, è un competente a 360 gradi che non a caso fa calcio da 30 anni, ora parli il campo”
D’Aversa svicola sul mercato
E restando al campo dice: “Siamo partiti bene, il vantaggio è quello di avere già avuto qualche giocatore in passato. È un gruppo di ragazzi giovani e quando si parte per una nuova stagione c’è sempre entusiasmo. Sarà una stagione difficile, per fortuna sto lavorando con una squadra giovane e di bravi ragazzi che mi seguono minuto per minuto”. Sul mercato e la rosa a disposizione: “Esposito è un giovane di prospettiva e molto forte, deve sistemarsi sotto alcuni aspetti e può ambire a palcoscenici molto più importanti. Mercato? Ora sono impegnato solo sui giocatori che sto allenando adesso ogni giorno due volte al giorno e che devono rendere al massimo per quello che possono fare”.